Sono ormai trascorsi alcuni anni dalla scomparsa di Garry, ma se il mondo di Hollywood e l’America intera si sono smobilitati per dare l’ultimo saluto ad una leggenda dello star system, lo stesso non è accaduto in Italia, poiché le origini di questo straordinario regista sono poco conosciute in patria…
San Martino della Marrucina è un paese di 711 anime adagiato sulle colline teatine, già famoso per aver dato i natali alla famiglia Masciarelli che, nel 1867, ha fondato uno dei più antichi pastifici d’Italia.
Se Anthony Wallace Masciarelli, in quel 13 novembre 1934, registrando all’anagrafe il figlio Garry, non avesse deciso di cambiare il cognome in Marshall per proteggerlo da discriminazioni razziali, oggi, digitando su Google la parola Fonzie, o anche The Fonz nella versione originale, con tutta probabilità verrebbe fuori il nome del piccolo borgo abruzzese.
Eppure al nome Masciarelli, divenuto Marshall, è legata la serie più famosa degli ultimi decenni, un’icona generazionale secondo il cui filone furono realizzati grandi pellicole come Grease e Ritorno al futuro. Ha dell’incredibile per chi, come me, è cresciuta con le vicende quotidiane dei coniugi Marion e Howard Cunningham, dei figli adolescenti Richie e Joanie, dei loro amici Ralph Malph, Potsie e il mitico Fonzie, venire a conoscenza che il creatore di tutto ciò avesse un legame con la mia terra, l’Abruzzo, e per giunta con una località distante in linea d’aria poco più di 50 Km dalla casa in cui sono cresciuta.
Già, perché Happy Days, la sit-com televisiva che più di tutte ha caratterizzato gli anni ’70, divenuta ormai un cult insieme al suo personaggio di spicco Arthur Fonzarelli, detto Fonzie, il meccanico rubacuori rimasto nella memoria collettiva di un’intera generazione, non è altro che una creazione di Garry Marshall, figlio di Anthony, nipote di Giuseppe Masciarelli che, nella primavera del 1900, lasciò San Martino sulla Marrucina alla volta del nuovo mondo. Fonzarelli stesso è uno storpiamento del cognome Masciarelli. A dirla tutta, il personaggio interpretato da Henry Winkler fu chiamato inizialmente Arthur Masciarelli, detto Marsh, ma Garry fu costretto a modificare quel nome a causa di un Marsh televisivo già esistente.
Sono ormai trascorsi alcuni anni dalla scomparsa di Garry, ma se il mondo di Hollywood e l’America intera si sono smobilitati per dare l’ultimo saluto ad una leggenda dello star system, lo stesso non è accaduto in Italia, poiché le origini di questo straordinario regista sono poco conosciute in patria proprio a causa del cognome americanizzato, decisione che contribuì, peraltro, a raffreddare i rapporti con il resto della famiglia.
Vincitore di 5 Emmy Awards, regista eclettico e controcorrente, sceneggiatore visionario, geniale inventore delle più belle sit-com di tutti i tempi, da Happy Days a Laverne & Shirley, a Mork & Mindy che lanciò il compianto e ineguagliabile attore Robin Williams, a film esilaranti come L’ospedale più pazzo del mondo che ci ha fatto sbellicare dalle risate, Garry Marshall scrisse e diresse una serie di fortunatissime commedie tra cui Pretty Woman con Richard Gere e una giovanissima Julia Roberts, pellicola che ad oggi ha superato l’incasso di 463 milioni di dollari.
E ancora Paura d’amare con Al Pacino e Michelle Pfeiffer e molti altri capolavori fino al più recente Mother’s Day, uscito qualche tempo prima della sua scomparsa, avvenuta il 19 luglio 2016, e in cui aveva diretto di nuovo la Roberts insieme a Jennifer Aniston e Kate Hudson.
Nato come attore, prese parte a molti film tra cui vanno ricordarti Al passo con gli Stein, Bolle di sapone, Ragazze vincenti diretto dalla sorella Penny, attrice e regista di grande talento. Penny Marshall, al secolo Penelope Masciarelli, infatti, non solo recitò in Happy Days nel ruolo dell’ironica operaia italo-americana Laverne De Fazio, ancora impressa nella nostra memoria bambina, fu anche protagonista della fortunata serie Laverne & Shirley prodotta dal fratello Garry. Passò successivamente alla regia dirigendo Whoopi Goldberg in Jumpin’ Jack Flash, Geena Davis e Madonna in Ragazze vincenti e lanciando un giovanissimo Tom Hanks in Big, diventando la prima regista americana ad incassare oltre 100 milioni di dollari per un film. Il suo capolavoro fu il pluripremiato Risvegli, del 1990, in cui diresse mirabilmente Robert De Niro e Robin Williams.
Penny Marshall ricevette la cittadinanza d’onore da San Martino in occasione di una sua visita negli anni ’90. Se ne è andata nel dicembre 2018, dopo aver combattuto contro il cancro e in seguito ad un peggioramento della salute dovuto al diabete.
La prossima volta che vi capiterà di rivedere Fonzie in TV, provate ad immaginare nonno Giuseppe Masciarelli quando, il 23 maggio del 1900, a bordo della nave Kensington in arrivo a New York (Fonte Ellis Island Foundation – qui la carta d’imbarco), e guardando la metropoli americana in piena espansione economica, pronunciò quel fatidico ’”Ehy”, che tanto ispirò il nipote Garry, dando vita al Fonzie della nostra adolescenza.
E se qualcuno dovesse aver dimenticato…
Con gratitudine, per tutti i sorrisi e le emozioni che ci avete regalato.
di Alina Di Mattia
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