Fotografie che raccontano un tempo che fu e che si affacciano sulla terrazza panoramica dalla quale si apre la magnifica vista della piana del Fucino.
Una mostra permanente a cielo aperto per raccontare i nostri luoghi, la nostra storia, quel passaggio dalla Pesca all’Agricoltura che piegò ma non spezzò la popolazione circumlacuale, ma la temprò e la rese ancora più forte. Un monumento dedicato ai militi eroi che combatterono la Grande Guerra del ‘15/’18 e una piazza che da domenica porterà il nome di Antonio Tarola, un cittadino che si è speso per il paese, infine una scultura dedicata alle aquile, agli orsi, al cane pastore abruzzese realizzata dallo scultore Giancarlo Sociali.
Tutto ciò è il borgo di Cerchio all’indomani dell’inaugurazione di un nuovo percorso culturale, che va ad aggiungersi al Museo Civico che si affaccia sul chiostro dell’ex convento degli Agostiniani.
«Cerchio più bello», dichiara in una nota il Sindaco Gianfranco Tedeschi, che ha voluto regalare alla Marsica un luogo della memoria in cui conservare la storia che fece grandi i nostri avi, dai pescatori marsicani al prosciugamento del Lago di Fucino, dal terremoto del 1915 alle scene di vita contadine caratterizzanti il nostro territorio. Un percorso in cantiere da alcuni anni che vedrà un seguito ancor più interessante, perché grandi sono le idee e la voglia di trasformare il borgo in un luogo di grande richiamo turistico.
Alla cerimonia di presentazione erano eccezionalmente presenti tutte le autorità del territorio, il consigliere regionale Simone Angelosante in rappresentanza della Regione Abruzzo, il Presidente della Provincia dell’Aquila Angelo Caruso, i rappresentanti delle amministrazioni comunali del territorio, il Presidente del del Parco Regionale Sirente Velino Francesco D’Amore, il Direttore Generale UPI, la Pro Loco, l’Avis e il Circolo Bocciofilo di Cerchio, le Guardie Parco e Ambientali, l’Associazione Alpini, la Protezione Civile, la Rappresentanza IX Reg. Alpini dell’Aquila e le Forza Armate.
di Federico Di Mattia