Se esiste qualcosa in grado di salvare questo nostro mondo di sicuro è la gentilezza. E se è vero che “un battito d’ali di farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del pianeta”, forse è arrivato il momento di dispensare azioni gentili soprattutto nei confronti di chi soffre.
Categoria: SocialMente
Razzismo, sessismo e frustrazione giovanile quarant’anni dopo “La febbre del sabato sera”
Il giorno in cui Saturday Night Fever fu proiettato per la prima volta nei cinema americani, John Travolta aveva solo 23 anni ed era un perfetto sconosciuto. Quando l’anno successivo uscì Grease, lui era già un mito, il film una leggenda.
Violenza. Quando la vittima è un uomo
L’altra faccia della medaglia, quella che nessuno si aspetterebbe.
Un paradosso culturale dai numeri inconfutabili: sono 5 milioni, in Italia, gli uomini vittime di violenze fisiche e psicologiche.
Facebook in sharp decline?
Facebook in sharp decline. Not only because of the Cambridge Analytica scandal that exposed some uncomfortable truths about the global system and highlighted how the
La quarantena degli invisibili
Un numero di pazienti pari al 21,3% della popolazione italiana ha dovuto fare i conti con l’assenza di misure adeguate per rispondere alle necessità basilari, vedendosi spesso negate cure indispensabili per la loro salute. Nonostante un esercito di medici straordinari impegnati in prima linea per salvare vite umane, l’urgenza sanitaria ha condannato all’invisibilità le persone in condizioni di disabilità e con patologie invalidanti per le quali non c’è stato spazio né tempo.
Emanuele, la sindrome di Asperger ed io
L’Asperger che non conoscevo ha cancellato Emanuele e mi ha consegnato un’altra persona. Un po’ come avviene in certi film di fantascienza, quando le persone vengono sostituite: una sorta di scambio di persona e di personalità. Trent’anni di vita insieme azzerati. Trent’anni di ricordi, di risate, di giochi, di segreti. L’infanzia, l’adolescenza, i primi amori e le prime delusioni. Tutto perduto. Sparito. Un reset cerebrale.
Io resto a casa. Con il mostro
Se la quarantena che stiamo sperimentando ci induce a riscoprire i valori che abbiamo perduto nel tempo e a ridefinire le priorità della nostra vita, ci costringe altresì ad una convivenza forzata e in taluni casi anche pericolosa.
L’amore ai tempi del Coronavirus
Tra figli piccoli che scorazzano per casa, adolescenti insofferenti e con gli ormoni a palla, partner intolleranti e intollerabili, a volte anche violenti, anziani da proteggere o da tenere d’occhio in lontananza, spesa da fare rispettando le regole e sopportando file estenuanti e clienti scorretti e capricciosi, a cui si va ad aggiungere un lavoro da mantenere (sempre che non si sia chiusa bottega), ci saranno buone probabilità che, passata la burrasca, ci ritroveremo i tribunali intasati di richieste di divorzio.
L’inclusione sociale nell’era dell’impact investment
Riforma delle pensioni, reddito di cittadinanza, carta REI, flat tax. Sono numerosi e diversificati per utenza gli interventi pubblici a favore del tema più dibattuto in questi ultimi mesi in Italia: promuovere l’inclusione sociale garantendo i beni e i servizi essenziali ai cittadini, sostenendo le condizioni di accesso al mercato del lavoro e favorendo lo sviluppo di una cultura imprenditoriale.
La regina. Storie di ordinaria solitudine
La testimonianza di Incoronata e di una solitudine umana devastante. Affinché le nuove generazioni siano spronate a riflettere sull’invecchiamento e sul suo processo naturale che non può essere fermato da una società come quella attuale che basa tutto sull’apparenza.
Reset. La diversità come seconda occasione
In una società nella quale Arte Moda Sport rompono schemi e stereotipi, la rivoluzione parte da questi straordinari bionic models, testimoni di una nuova armonia estetica, quella che celebra la centralità dell’individuo, l’originalità, e non quella perfezione astratta ed irreale di ciò che viene chiamata, nell’accezione comune del termine, bellezza.
I lividi invisibili della violenza psicologica
La violenza non è sempre visibile e non avviene soltanto tra le mura domestiche. Esiste una violenza psichica molto più insidiosa di quella fisica, non facilmente identificabile e ancor più difficile da dimostrare: una sorta di stalking, bullismo e mobbing in un unico e crudele meccanismo di sopraffazione che non lascia lividi sulla pelle ma che conduce alla malattia e spesso alla morte.