L’effetto negativo dei campi magnetici artificiali è stato ben descritto per decenni nella letteratura scientifica.
Come sappiamo, i campi magnetici sono una componente onnipresente del nostro mondo moderno. La Terra stessa è una fonte di campi magnetici naturali. Il campo magnetico terrestre è cruciale per la navigazione e il mantenimento della vita sulla Terra, poiché protegge la nostra atmosfera dai danni causati dal vento solare. Tuttavia, l’intensità del campo magnetico terrestre è relativamente debole, misurata in microtesla (μT), e non rappresenta un rischio significativo per la salute umana. Ma se questi si verificano naturalmente, ogni giorno vengono generati artificialmente da una varietà di dispositivi elettronici e tecnologie ed è importante capire se ci siano o meno rischi effettivi per la salute.
Le preoccupazioni sulla salute associati all’esposizione ai campi magnetici sono state ampiamente studiate e discusse dalla comunità scientifica. Alcuni studi hanno suggerito che l’esposizione prolungata a campi magnetici intensi potrebbe influenzare i canali ionici nelle membrane cellulari, alterando i processi biologici delle cellule. L’esposizione ai campi magnetici è stata descritta come il fattore scatenante di un processo che comporta la formazione dei radicali liberi nelle cellule cerebrali, causa la distruzione di filamenti di DNA e la morte cellulare. Numerosi studi hanno dimostrato che l’esposizione a campi magnetici nei topi provocano stati di stress, ed è osservabile in particolare nel cervello.
Un documento pionieristico di virologi proveniente dal Consiglio Nazionale per le Ricerche in Italia (CNR), pubblicato nel 1997, conferma che un campo elettromagnetico da 50Hz abbia attivato il virus dell’herpes che si è manifestato nell’uomo. È stato scientificamente provato che il virus dell’herpes è tra le origini del cancro che ogni anno causa 200.000 vittime nel mondo. Il team del Consiglio Nazionale delle Ricerche in Italia ha verificato in modo più dettagliato gli effetti ottenuti sui girini esposti alle stesse radiazioni dei virus. Lo studio ha confermato un risultato significativo: solo nel 45% dei casi i girini esposti si sono trasformati in rane. Quelli non irradiati, invece, hanno avuto successo nell’85% della metamorfosi. È singolare che questa ricerca non sia stata ripetuta o ampliata.
La maggior parte delle persone è inconsapevole di essere esposta a campi elettromagnetici non aventi odore, colore o visibilità. I cambiamenti oggettivamente osservati tra le persone affette da Ipersensibilità Elettromagnetica (EHS), basati su reazioni della pupilla dell’occhio, alterazione del ritmo cardiaco, danni agli eritrociti, squilibri del metabolismo del glucosio cerebrale, hanno fatto sì che l’EHS fosse inserita nel Sistema di Classificazione Internazionale delle Malattie (ICD) ed accettata come un problema di salute derivante da campi elettromagnetici. (G. Pauli)
La maggior parte dei paesi ha stabilito linee guida e regolamentazioni per limitare l’esposizione ai campi magnetici artificiali, specialmente in ambienti di lavoro e residenziali. Tuttavia, le scarse politiche in tema non permettono di garantire totalmente la sicurezza pubblica. È prudente limitare individualmente l’esposizione ai campi magnetici artificiali e monitorare attentamente eventuali sviluppi scientifici in questo campo in evoluzione.
di Federico Di Mattia