Dal romanzo al film: “L’Arminuta” è un dolore che cerca una casa

La profondità si raggiunge a forza di scavi e gli scavi sono ferite aperte, spelonche di dolore, fessure di pietra tagliente. Una volta arrivati in profondità, nel confine liminare tra la sofferenza e la resa, si può solamente convertire la durezza di un vissuto in una scrittura duttile, che possa elevare al livello di un patimento comune, di un generale “saper soffrire con”. Tutto questo ce l’ha insegnato Donatella Di Pietrantonio, pennese, autrice de “L’Arminuta”.

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“C’era una volta a Cerchio”, il libro che racconta la miseria dei contadini del ‘900

C’era una volta a Cerchio non è una storia di emigrazione, ma una delle tante storie di resilienza narrata da dentro, saldamente ancorata all’America – come veniva chiamata all’epoca qualsiasi area del continente a stelle e strisce – quel Nuovo Mondo che allora significava lavoro, soldi, riscatto dalla miseria, ma anche viaggi con il biglietto di sola andata.

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La lirica canta in romanì

Travolgente, come solo una sinfonia che supera tutte le diversità può essere; emozionante come ogni canto che riaccende il ricordo di un dolore remoto; pionieristica, come la straordinaria performance dell’Alexian Group di Santino Spinelli, musicista e musicologo, docente universitario, che per la prima volta unisce la musica classica alla musica Rom.

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