Il primo a fare capolino sul piccolo schermo fu Heidi, personaggio creato dalla scrittrice svizzera Johanna Spyri nel 1880, e diventato celebre cento anni dopo grazie al produttore giapponese Hayao Miyazaki. 52 puntate che affascinarono i bambini di un’epoca intera e che raccontavano la storia di una vivace bambina di montagna rimasta orfana, alle prese con una società in fase di industrializzazione ma ricca di pregiudizi.
Ma ciò che rivoluzionò davvero l’immaginario collettivo dei bambini di mezzo mondo fu l’arrivo dei cartoni animati giapponesi che avevano come protagonisti giganti robot. Nell’epoca in cui le donnine in erba sospiravano con Terence, l’ombroso e affascinante fidanzatino di Candy Candy, i maschietti combattevano le loro guerre stellari con il primo anime robotico, Goldrake.
Atlas Ufo Robot, nome originale della serie prodotta dalla Toei Animation, ebbe un successo tale che il 45 giri con la sigla iniziale registrò oltre un milione di copie vendute! Il primo episodio fu trasmesso il 4 Aprile del 1978 alle ore 18,45 e il risultato fu clamoroso. In pochi mesi scoppiò la Goldrake-mania con fumetti, libri, adesivi, tatuaggi, trasferelli.
Goldrake era un robot alto 30 metri dotato di armi fantastiche: tuono spaziale (scariche elettriche provenienti dalle corna), boomerang elettronico (due semilune che si staccavano dalle spalle e dopo avere colpito il nemico ritornavano al loro posto), e poi rami rotanti, missili perforanti, pioggia di fuoco e raggio antigravità.
Entrò nei cuori dei bambini di quell’epoca e ci rimase. La critica di allora, ben lontana dall’era dei cruenti ed attuali videogames, riuscì ad accusare i produttori dei cartoni animati giapponesi di troppa violenza.
Mobile Suite Gundam fu invece una serie meteora trasmessa in Italia tra il 1979 al 1980 e poi chiusa a causa di problemi sulla cessione dei diritti. Oggi, dal Giappone, per celebrare le anime robotiche, è stato costruito Gundam in scala reale. Ben 18 metri per un modello che ha impegnato un team di esperti per dieci anni.
Qualche stagione più tardi, il disegnatore Go Nagai creò Shiro con Mazinga Z, poi arrivò Hiroshi con il suo magnifico Jeeg Robot, Capitan Harlock e Lupin III, e ancora Daitan III. Venusia e Actarus però, furono tutta un’altra storia…
di Federico Di Mattia