Nato in occasione del centenario del Milite Ignoto, l’iniziativa porta in scena una vicenda collettiva che ha segnato l’Italia del ‘900, per raccontare la guerra e il sentimento di patriottismo degli italiani attraverso la ricchezza emotiva di un passo recitato che accende i riflettori non tanto sulle vicende e gli esiti trionfali della Prima Guerra Mondiale, ma sulla voragine di dolore in cui sprofondò il Paese a causa dell’ingente perdita di vite umane, cui si aggiunse lo strazio di chi non ebbe neppure una tomba sulla quale piangere i propri morti.
Sul palco un immaginario e struggente dialogo tra Maria Bergamas e suo figlio Antonio, combattente caduto e disperso sul Carso e divenuto per convezione il Milite Ignoto, che ripercorre i momenti chiave della traslazione delle spoglie del soldato sconosciuto e la glorificazione di un eroe nazionale figlio di tutte le madri, marito di tutte le mogli, padre e fratello di tutti gli italiani.
Un percorso in punta di piedi tra parole scritte, immagini e suoni, basato sul racconto “Toncé, ultimo atto”, della giornalista e scrittrice Alina Di Mattia, tratto dal volume Ignoto Militi (Idrovolante Edizioni, 2021) la cui lettura si fonde con l’interpretazione teatrale, evoca fatti realmente accaduti e stimola la riflessione. Parola dopo parola, gli attori si fanno voce narrante e guida del viaggio emozionale dello spettatore. Una sola luce per sottolineare l’intimità dei sentimenti e la solitudine nella dolorosa assenza, mentre alle loro spalle scorrono le immagini originali dei filmati storici dell’epoca.
Dalla proposta della doverosa rielaborazione pubblica del lutto per onorare il sacrificio di sangue del popolo in armi avanzata dal Generale Giulio Douhet, alla riesumazione delle salme di undici soldati non identificati, fino al momento della designazione del feretro da tumulare a Roma.
Un viaggio destinato ad entrare nella Storia, iniziato il 29 ottobre 1921 da Aquileia e terminato il 4 novembre sotto la statua della Dea Roma, presso la Mole del Vittoriano, dopo aver attraversato cinque regioni e sostato in 120 stazioni in un crescendo di patriottismo e di estrema commozione e gratitudine che unì per la prima – e forse unica volta – tutto il popolo italiano.
Sul palco pochi elementi scenografici che rimandano a quel momento storico ma, soprattutto, a quel rapporto mancato tra madre e figlio che coinvolse un’intera generazione e che trovò pace soltanto con l’istituzione di un mito religioso e civile, l’Ignoto Militi. La voce narrante principale è stata affidata all’attore Francesco Castiglione, volto noto al pubblico televisivo per il ruolo dell’appuntato Barba nella serie Rai Don Matteo, reduce dal capolavoro cinematografico “Il Precursore” di Omar Pesenti.
Ad interpretare Maria Bergamas, la madre che scelse le spoglie del soldato sconosciuto da traslare al Vittoriano di Roma, sarà la giovane cantattrice Giovanna Luisi. I sottofondi musicali saranno a cura del Maestro Paola Crisigiovanni.
La produzione è stata affidata a Michael Montereali.
Appuntamento a L’Aquila, l’11 dicembre 2021, presso l’Auditorium del Parco.
di Federico Di Mattia